
Restaurando………………..
Spesso mi sorprendo a cercare impossibili analogie tra fatti, cose, persone. Non so da cosa dipenda, fatto sta che mi viene spontaneo, quasi in automatico. E cosi mi sono ritrovato a elencare mentalmente le analogie tra vari modelli di auto storiche, tipo Citroen Traction Avant, DS, Jaguar xj6, Lancia Appia, Fulvia, Mercedes, Renault. Ma,a parte l’ovvia considerazione che si tratta di auto,con quattro ruote,un motore, un volante,non mi veniva in mente niente. Ma una cosa in comune ce l’hanno,che cosa!La passione dei loro proprietari. Infatti, mi sono tornati in mente l’ultimo incontro con due collezionisti di auto storiche,certo diversi tra loro,ma accomunati dalla stessa passione per le storiche. Il momento più emblematico dell’incontro,la presentazione dell’auto,il tutto con un emozione nell’accingersi a mostrarci il lungo lavoro di restauro. Gli stessi occhi di un bambino, lucidi di emozioni nel far vedere il gioiellino. Ma, il momento più emozionante e quando,prima di avviare l’auto,si consuma il rito dell’apertura del cofano,ancora una volta gli stessi occhi che,una volta tirata la levetta dell’apertura del cofano,scrutano attenti la nostra reazione aspettandosi sussurri di meraviglia,che puntualmente arrivano. La messa in moto? Prima di girare la chiave di accensione un’ultima occhiata al cruscotto, poi il rombo del motore, che parte logicamente al primo colpo. E poi, la gioia finale, il momento in cui si può premere sull’acceleratore, e l’automobile si mette in marcia. A questo punto nulla importa piùla gioia è tutta lì! Un buon restauro in tutti i casi parte da una base culturale, che in alcuni casi c’è in altri casi non c’è. Non c’è dubbio, il restauro accurato fino all’ultimo dettaglio può anche diventare un’esigenza fisica.
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