martedì 5 giugno 2018
La “tutto acciaio” e la “monoscocca”: le innovazioni Citroen che hanno rivoluzionato l’automobile
La “tutto acciaio” e la “monoscocca”: le innovazioni Citroen che hanno rivoluzionato l’automobile
André Gustave Citroen regalò al settore automotive alcune invenzioni fondamentali che portarono alla realizzazione dell’automobile moderna.
L’eclettico e visionario André Gustave Citroen iniziò a rivoluzionare il mondo dell’automobile già nel 1919, con l’avvio della produzione della sua prima autovettura denominata 10HP Type-A. La prima creazione di Citroen era nata infatti in un periodo in cui la maggior parte delle auto venivano realizzate ancora con i medesimi schemi anteguerra, ovvero con un telaio di acciaio che sosteneva il motore, abbinato ad un corpo vettura in legno e metallo assemblato in maniera del tutto simile al metodo con cui venivano costruite le carrozze trainate dai cavalli.
Questo metodo costruttivo doveva far fronte al grosso problema delle vibrazioni trasmesse dal motore ed è per questo motivo che molti modelli sfruttavano carrozzerie costruite con il metodo “Weymann”, che includeva alcune parti della vettura – come ad esempio il tetto – realizzate utilizzando materiali morbidi, come cuoio o vinile, capaci di evitare l’entrata in risonanza dell’intera struttura dell’auto. Anche Citroen utilizzò queste soluzioni fino al 1931, anno in cui introdusse in Europa un brevetto acquistato negli Stati Uniti chiamato “Moteur Flottant”. Questo brevetto prevedeva l’uso di una sospensione motore tramite supporti elastici capace di ridurre drasticamente le vibrazioni: un’invenzione talmente straordinaria che tutt’ora viene utilizzata da tutte le automobile moderne.
I modelli Citroen equipaggiati con il nuovo “Moteur Flottant” sfoggiavano al fianco del tradizionale logo un secondo emblema, ovvero un cigno che nuota tra gli “chevron” Citroen. Questo nuovo logo impreziosiva il frontale di alcuni modelli dotati con questa tecnologia, tra cui le Rosalie. Il “Moteur Flottant” e altre invenzioni portate in Europa da Citroen furono il frutto del viaggio che André e sua moglie fecero in America nel 1923. L’industriale d’oltre alpe raggiunse gli Stati Uniti in piroscafo, dove incontrò Edward Gowen Budd, inventore del sistema di costruzione dei vagoni ferroviari in acciaio saldato.
Budd voleva trasferire la sua tecnica anche alla produzione di automobili, infatti solo pochi mesi prima l’inventore americano aveva presentato il suo progetto a Parigi tramite un filmato proiettato presso l’associazione degli industriali. La nuova tecnologia prevedeva l’uso di presse gigantesche che stampavano le lamiere nella loro forma praticamente definitiva per poi venire saldate e fissate al telaio. Secondo la maggior parte degli industriali francesi, compresi Peugeot e Renault, questo metodo doveva risultare costosissimo e quindi difficilmente realizzabile. Solo André Gustave Citroen fu convinto della bontà del progetto e per questo motivo decise di partire per Detroit. al suo ritorno, Citroen aveva in testa alcune certezze: unificare la produzione mettendo in linea un nuovo modello da costruire con la tecnologia di Budd e creare una collaborazione permanente tra gli ingegneri americani e quelli delle sue fabbriche per un raggiungere un elevato livello di produzione industriale.
Nel frattempo si sparsero numerose e insistenti voci su un’imminente fine della carriera industriale di Citroen a causa dei debiti contratti dall’imprenditore francese per l’installazione delle gigantesche presse Budd e per l’impossibilità di farle funzionare. Queste voci vennero contraddette in occasione del Salone dell’Auto del 1924 quando davanti André Citroën svelò la B10, vettura “tutto acciaio” capace di portare al debutto questo tipo di tecnologia. Da quel momento tutte le vetture Citroën ( ad eccezione della Méhari) furono costruite con lamiere d’acciaio stampate e saldate col metodo Budd. Successivamente arrivò un’altra invenzione fondamentale, ovvero la “monoscocca”: il tradizionale telaio veniva eliminato e la lamiera stampata con apposite nervature costituiva nello stesso tempo chassis e carrozzeria. Nel 1934, André Citroen regalava al settore automotive quella che possiamo definire la prima automobile moderna: la Traction Avant.
DI FRANCESCO DONNICI.
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