venerdì 28 settembre 2012
Debuttava mezzo secolo fa,al salone di Parigi dell'ottobre 1955,la vettura che avrebbe cambiato il modo di pensare l'automobile moderna.Ecco la storia,le caratteristiche,l'evoluzione,le cifre e le curiosità di un grnde classico sempre più apprezzato dai collezionisti.
Anno 1955,6 ottobre,Salone di Parigi:le altre case automobilistiche esibiscono berline che assomigliano a mattoni su quattro ruote,trazione posteriori,freni atamburo,sospensioni a balestre e ponti rigidi.La Citroen non ci sta.In questo scenario la casa di Qual de Javel getta una bomba che fa saltare i dogmi e i paradgmi tecnici che fin li apparivano intoccabili,la DS,che con la sua stupenda linea penetrante,agli occhi del pubblico appare un astonave che per sbaglio arrivò a Parigi;mentre per gli addetti ai lavori con le sue innovazione ,trazione anteriore,sospensioni idropneumatiche,freni a disco diventa un punto di riferimento che farà male a luogo.Solo a Parigi nessuno si stupisce al centro studi della casa per tutto quel clamore.Lospirito che lo anima nasce da una parola famosa di Andrè Citroen:"Se domandate a un cliente quale auto sogna stasera ,non farete mai l'auto di domani".Ecco perchè a distanza di 50 anni dalla presentazione la Ds è ancora attuale e,per certi asopetti ancora insuperata.Quando nacque la DS,le altre auto viaggiavano ancora su balestre e ponti rigidi.Nel giorno della presentazione della DS,le ordinazioni iniziarono subito ad arrivare a valanga.I primi passi della rivoluzionaria DS non furono facili:Anche perchè la Casa,preuccopata di mantenere a oltranza il segrato sui suoi brevetti,arrivò a ritardare la fornitura dei manuali tecnici alla rete di assistenza,che così non fu in grado di aiutare quei clienti che,in genere per cause banali e facilmente ovviabili,si ritrovarono con le loro DS ferme:senza freni,senza cambio,senza servosterzo.Superati i problemi di gioventù e formata una rete di assistenza di prim'ordine,la DS inizio una scalata a un successo che premiò la tenacia di Robert Poiseux, alto dirigente della Michelin e amministratore delegato della Citroen,che aveva avuto il coraggio di dare il via ad un progetto così rivoluzionario,e del direttore tecnico Andrè Lefevre,che lo aveva sviluppato insieme con un gruppo di tecnici e artisti:Paul Mages per le sospensioni,Flaminio Bertoni(Italiano) per la carrozzeria,Walter Becchia(Italiano) per il motore a sei cilindri boxer che avrebbe dovuto equipaggiare il nuovo modello. Come si sa,in produzione la vettura ci sarebbe in realtà con il quattro cilindri in linea eredidato dalla Traction Avant:Alla resa dei conti ci si avvide che bisognava rinunciare a qualcosa:ne fecero le spese il motore a sei cilindri,rimpiazzato dall'anziano motore della 11 Traction.Questa decisione ridusse i costi,sveltì la progettazione e rappresentòun punto fermo attorno al quale tutto mutò.La Citroen accantonò anche le sospensioni attive che debuttarono anni dopo con la Xantia Activa e aggirò il problema con due barre di torsione.Anche così la DS incorporò un gran numero dinovità,che diventarono altrettanti primati tecnologici:le sospensioni idropneumatiche,l'assetto a controllo automatico,il servosterzo,il servofreno,il cambio semiautomatico,i freni anteriori a disco,la carreggiata anteriore più larga della posteriore,le ruote ai quattro angoli,la trazione nteriore,il tetto in plastica,la forma aurodinamica,la carrozzeria formata da pannelli staccabili imbullonati a gabbia saldata al telaio.l'elemento più innovativo erano le sospensioni,che con un inedito concertino di sommessi fischi,sibili e sbuffi mantenevano un confort e una stabilità allora sconosciuti.Il cuore era una pompa alta pressione ad olio che lo inviava a sfere,piene per metà di azoto e per metà di olio idraulico tenuto separati da una membrana.Il gas,comprimobile,funzionava da molla;il fluido,incomprimibile,fungeva da ammortizzatore controllando invece le reazioni.L'olio in pressione attivava anche il servosterzo,il servofreno,il cambio,i freni a disco,il dispositivo anti cabrata,il ripartitore di frenata ed infine la frizione.L'obiettivo centrale del progetto era di rendere la guida più sicura e di semplificare i comandi.Il pedale della frizione non cìera,quello del freno un minuscolo chiodo da sfiorare per fermarsi in spazi ridotti.Un dito dastava per girare l'insolito volante monorazza,un altro per muovere l'esile leva del cambio:era sul cruscotto,e spostata nel senso opposto azionava la messa in moto.Nel 1955 sorpresero i materiali degli interni ed il tetto in vetroresina.Nel corso della produzione l'estetica della DS cambiò poco,vanificando uno dei vantaggi dei pannelli scomponibili.La maggiore difficoltà furono i processi produttivi sull'idraulica,che richiedevano una precisione ed erano previste 320classi di accoppiamento per abbinare i pezzi.Per la prouzione la Citroen si dotò di utensili Diamantati per ridurre le tolleranze,in questo modo le classi di tolleranza scesero a 16.Nel 1960 furono usate nuove macchine utensili,quindi le classi di accopiamento scesero a 6.Un altra modifica importante fu al motore,adottò la corsa corta e 5 supporti di banco.Nella DS l'inizione arrivò solo nel 1969,di origine Bosch.La principale modifica esterna fù al muso che passò da monofaro al quattro fari.La DS aveva una completa gamma da Prestige,Break,Familiale,Commerciale,le più spoglie ID,le Pallas.Le grandi DS quelle con cinque supporti di banco si sarebbero rilevate estremamente affidabili nonostante la complessità meccanica.Non sono rare auto che coprivano mezzo milione di chilometri,senza grossi interventi ad eccezzione della manutenzione ordinaria.
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