mercoledì 16 gennaio 2013
La Francia dell'auto
Se vi è un’automobile che si può definire il simbolo della Francia prima,durante e dopo la seconda guerra mondiale questa è senz’altro la Citroen Type 7 meglio conosciuta come Traction Avant. Questa straordinaria vettura concepita nel 1933 da Andrè Citroen(Imprenditore francese,Parigi,05/02/1878-Parigi,03/07/1935) nel tentativo di spiazzare l’eterna rivale la Renault(ebbe una gestazione brevissima venendo presentata già nel Aprile del 1934) costituì una vera e propria svolta nel concepire l’automobile:trazione anteriore,carrozzeria a scocca portante completamente in acciaio disegnata in modo da garantire la massima abitabilità con un ridotto ingombro esterno,consumo di carburante contenuto,velocità massima di 100 Km/h e sopratutto prezzo di vendita non superiore a 15000 franchi,cioè sensibilmente meno di qualsiasi modello concorrente. Queste credenziali di automobile destinata a rimanere nella storia dell’automobilismo ma soprattutto a lasciare una traccia indelebile nell’iconografia e nel costume dei francesi,segnando con la sua inconfondibile sagoma i momenti di un trentennio memorabile. La ricordiamo nel 1944 immortalata da Cartier-Besson(fotografo francese,Chanteloup-en-Briè,22/08/1908-L’isle-sur-la-Sourgè,03/08/2004 nei giorni della liberazione di Parigi,dipinta con le croci di Lorena è carica di patrioti esultanti,percorrere a tutta velocità gli Champs Eliseès. Oppure accanto Jean Gabin(attore francese,Parigi,17/05/1904-Neuilly-sur-seine,15/11/1976),fedele e indispensabile compagna in tante parti di personaggio duro e disperato in lotta contro tutto e tutti nelle nebbiose atmosfere di Marcel Carnè(Regista,sceneggiatore francese PARIGI,18/08/1906-Clamart,31/10/1996). Gli oltre settecentocinquantamila esemplari prodotti in varie versioni testimoniano di un rilevante successo commerciale ma non dando la vera misura di quanto la Traction Avant abbia rappresentato per la storia del suo paese. Ma durante gli anni bui dell’occupazione tedesca uomini coraggiosi e capaci prepararono in gran segreto un’altra vettura che sarebbe ben presto diventata lo strumento principale della motorizzazione Francese:la Renault 4 Cv. L’idea di una piccola vettura risaliva a prima della guerra quando Louis Renault aveva esaminato in Germania per la Volksvagen dell’ing.Ferdinand Porsche. Più tardi dopo la sconfitta Francese del 1940,i tecnici della casa di Billancourt continuarono a lavorare al progetto e, nonostante la proibizione delle autorità di occupazione tedesche,realizzarono un prototipo che venne disinvoltamente provato per le strade dell’Ile de France.Motore a quattro cilindri di 760cc. Raffreddato però ad acqua,due solo porte. La liberazione del 1944 vede la morte di Louis Renault(imprenditore francese-15/02/1877-21/10/1944) in carcere accusato di collaborazionismo mentre il 16 gennaio del 1945 avviene la nazionalizzazione della casa che prende il nome di Regie Nationale des Usines Renault. Il 09 Novembre del 1945 Pierre Lefauncheux(industriale francese,Triel-sur-seinè,30/06/1898-11/02/1955),nuovo capo della casa, annuncia,la produzione dell’auto 4 Cv. Nell’ottobre dell’anno seguente la gente si accalca attorno allo stand della Renault al salone di Parigi,il primo del dopoguerra. Passato l’iniziale stupore per le ridotte dimensioni(passo 2,10m. lunghezza 3,60 m.larghezza 1,43m. altezza 1,45m,peso avuto 520 kg.l’interesse per la nuova auto è immenso. In poco spazio tante soluzioni sospensioni a quattro ruote indipendenti,molle elicoidali,ammortizzatori idraulici,motore con valvole in testa,cilindri con testa di alluminio,raffreddamento ad acqua. Ben presto le richieste sono tante fino ad aspettare tre anni per la consegna. Infatti la produzione di serie inizia nel 1947,le prime vetture vennero dipinte con un colore strano,giallo safari,residuato di una partita di vernice dell’africa Korp tedesca. Quando nel luglio del 1961 finisce la produzione si chiuderà con 1.105,453 unità e una straordinaria storia iniziata di nascosto vent’anni prima.
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