2010 CITROEN NEL CUORE

SIAMO PRONTI... A BREVE VEDRA' LA LUCE IL CLUB DOUBLE New CHEVRON.DOVE SOLO ALCUNI SOGNI DIVENTANO REALTA.


sabato 9 marzo 2013

Il giorno del raduno si avvicina

, dopo settimane di preparativi, la vettura è pronta per la partenza. Sì, perché l’ultimo giro effettuato ha notato che i freni erano un po’ lunghi, che all’improvviso era comparsa una perdita di benzina nell’abitacolo, che il motorino di avviamento fa le bizze, che il tergicristallo non funziona, che il cambio diventa pesante, vibra. Sorvolando su tutte questa cose,si sorvola anche sulle fatiche fisiche,psicologiche,sul tempo sottratto ad altre e forse più piacevoli cose,in tutto questo possiamo sintetizzare il tutto,in un migliaio di euro che se ne vanno per rimediare alle cose sopra descritte(logicamente per chi non riesce da solo),perché andava fatto per non rimanere per terra dopo pochi chilometri percorsi. Tutto bene, si direbbe; E’ invece, c’è un altro problema da affrontare anche se facilmente superabile? Il raduno scelto per l’occasione non si trova dietro l’angolo: un paio forse più di centinaia di chilometri ci separa dal paradiso, strade deserte, paesaggi incontaminati, e via dicendo in funzione della manifestazione prescelta, ammesso e non concesso di aver indovinato il raduno. Infatti, sono pochi i raduni organizzati in modo eccelso, dove tutto si svolge in modo lineare, altrimenti da paradiso si trasforma in purgatorio, se non Inferno. Ma se torniamo al problema iniziale,la vettura,dicevamo è pronta,secondo i vostri calcoli essa dovrebbe reggere per il tragitto concordato,prima che le magagne del tempo,abilmente dissimulate,e quasi mai riparate,rifacciano capolino rovinandoci,irrimediabilmente il raduno. Questo significa che a sottoporre l’auto a un massacrante viaggio di trasferimento sino alla meta si rischia di restare a piedi nel bel mezzo del raduno in questione o, se fortunati chiamare il carro attrezzi per il viaggio di ritorno. Ecco dunque il dilemma: guidare la nostra vettura fino a destinazione, ritorno incluso, dimostrando così di vivere in pieno la propria passione ma correndo qualche rischio (specialmente se ci siamo affidati alle persone sbagliate per il ripristino dell’auto, con riparazioni approssimative) pensate che queste persone sopra descritte partecipa con vetture fumanti che ovvie ragioni sono messe in coda alle sfilate per evitare che il fumo disturbi la circolazione. Sulla bilancia vanno messi anche altri fattori, uno per tutti percorrere le strade di oggi con vetture costruite oltre trent’anni fa. La soluzione forse per qualcuno, optare il famoso carrello si che taglia la testa al toro. Ma al dilemma, ciascuno dà le sue personali risposte,ma anche tanti appassionati che continuano caparbiamente a vivere la propria passione per le storiche,percorrendo centinaia di chilometri per raggiungere il luogo del raduno con i propri mezzi,Ad essi va un pensiero di incondizionata ammirazione e,forse,di invidia. In tutti questo scritto voi che cosa ne pensate?

Nessun commento: