
L’automobile non ha che cent’a più o meno,ed è straordinario che gli uomini già si volgano al suo passato,con passione ,interesse ed entusiasmo davvero romantici. Sono sempre più numerosi coloro che sono disposti a spendere cifre ingenti al fine di ricercare,acquistare,restaurare e rimettere in funzione delle vetture la cui linea costituisce una sfida alle leggi dell’aerodinamica,i cui motori, primitivi e logori non sviluppano che pochi e esausti cavalli,le cui comodità sono più che precarie. Alcuni,al contrario,si rivelano indifferenti. Peggio per loro,vien fatto di dire. Essi non comprendono che queste commoventi reliquie si potrebbero paragonare alle statuette di Tanagra(1) ,alle tele di Rembrant (2),alle cattedrali romantiche. Sono i primi passi sulla via di una prodigiosa conquista dell’intelligenza umana,che ha mutato l’aspetto del mondo. Quel che rombava entro i fianchi delle prime vetture senza cavalli era il segreto di una favolosa equazione,nutrita della sostanza di una moltitudine di scienze. Una magica equazione che moltiplicava i cavalli e li rimpiccioliva,per richiuderli a dozzine nel volume di un motore,che invenzione il motore .
(1)-Tipo di statuetta funeraria di terracotta,dette fittili,prodotti presso la città di Tanagra.(Beozia Grecia)
(2)-Pittore e incisore Olandese (Leida 15/07/1606-Amsterdam 04/10/1669).
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