
In un epoca come questa,in cui le targhe alterne e provvedimenti vari per vietare la circolazione delle auto sono di cosi attualità da non far più notizia, l’appassionato di auto storiche rischia di essere considerato un eretico che inquina questo nostro mondo. Addirittura rischia di essere paragonato un personaggio fuori moda perché adora i veicoli storici,ultime vetture poco perfette,poco sicure,imperfette,avide di carburante. Gli autoveicoli in genere,ma soprattutto le automobili vengono considerate quali responsabili dell’avvelenamento dell’aria delle nostre città. Naturalmente noi non la vediamo cosi,infatti le auto veramente storiche non fanno che pochi chilometri all’anno. Infatti l’intasamento delle città è dovuto ad una cattiva politica sbagliata dei trasporti pubblici,merci e persone che ha privilegiato da una parte l’utilizzo dei veicoli privati e disincentivato l’altro,ad esempio le strade ferrate. Sono problemi che si leggono da anni sui giornali o sentiamo la televisione,ma in realtà poco si fa per risolvere il vero problema. Tutte a parole non fanno che teorizzare a destra e a sinistra ma poi nessuno fa il primo passo e rinuncia ad utilizzare la propria auto anche quando potrebbe usare i mezzi pubblici. Per non parlare delle merci,basta guardare le nostre strade,autostrade intasate da mezzi di trasporto che tutti i giorni fanno migliaia di chilometri per consegnare le merci utilizzando come mezzo di trasporto i camion. La circolazione delle auto private è infatti solo uno dei fattori di inquinamento,basti pensare ai camini,ai riscaldamenti delle case che esce dai loro scarichi. Quindi ribadiamo un fermo no, alla criminalizzazione indiscriminata di automobili ed automobilisti ma anche un altrettanto fermo si ad una politica per snellire il traffico,parallelamente allo sviluppo di auto sempre meno inquinanti. E nel frattempo,cari appassionati e collezionisti di auto storiche,non preoccupatevi,non siete degli eretici ma solo dei custodi di un patrimonio storico automobilistico che senza di noi,voi,sarebbe andato perduto nel tempo.”I collezionisti sono dei matti che vogliono ricomprarsi la gioventù perduta”.
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