2010 CITROEN NEL CUORE

SIAMO PRONTI... A BREVE VEDRA' LA LUCE IL CLUB DOUBLE New CHEVRON.DOVE SOLO ALCUNI SOGNI DIVENTANO REALTA.


sabato 22 giugno 2013

Tempo di esodi meccanizzati

Tempo di esodi meccanizzati, di code roventi, di weekend assolati, di turismo mordi e fuggi. Dicono che la durata media della vacanza degli italiani si riduca sempre più. Sempre più breve, ma più frequente. Che novità. Quando i weekend si chiamavano fine settimana, e le vacanze villeggiatura, imperavano la scampagnata domenicale. Altri tempi. Anche se poi le code e gli incidenti c’erano, eccome. Iniziavano gli anni settanta e le automobili erano quelle che usiamo per i nostri raduni,Alfa,Lancia per i più fortunati,qualche straniera per i più originali,Citroen,Jaguar,Mercedes. Alcune ancora lucide, altre già allora di terza mano. Un esercito di gitanti si svegliava all’alba per raggiungere i posti desiderati, ma prima il solito rito, caricare le auto, pentole, bicchieri, il vino nel bottiglione con il tappo di ceramica con la guarnizione di gomma rossa, il thermos con il caffè caldo, le sedie pieghevoli di legno. Tutto prendeva posto nel cofano,dentro a cassette di legno e contenitori di fortuna,o sul tetto(il famoso portabagagli). Ogni viaggio era un’impresa (ma bella). Passarono gli anni, i pranzi all’aperto diventarono picnic e finì l’era della gita fai da te. Il cofano, sempre più grande, si caricava il tavolino con le sedie pieghevoli all’interno, il tutto si piegava per trovare spazio nel baule. Poi i grossi contenitori di plastica i famosi frigoriferi portatili(i famosi Stylo,il mio era verde e bianco) con i freezer che si toglievano dai frigo di casa all’ultimo momento. Era tutto di plastica colorata, erano già gli anni settanta penso. Anche le auto avevano perso quel fascino artigianale, e le cartine stradali non erano più le stesse, spesso erano regalate dai distributori di benzina ai clienti più affezionati, insieme agli straccetti gialli morbidi, che tempi. Il resto è storia nota. L’automobile, da strumento di libertà qual era un tempo, si è trasformata in una condanna, non solo durante la settimana lavorativa, ma anche è soprattutto per i fine settimana. Non resta che studiare a tavolino mete poco ambite in orari particolari, tipo quando gli altri mangiano e mangiare quando gli altri viaggiano. Non sarà il massimo ma penso che uno ci guadagni in salute(soprattutto per le temperature dei nostri motori). Voi come la pensate?

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