
Fino ad una quarantina d’anni fa, l’auto era un veicolo semplice, composto di un telaio, un motore, un cambio, semplici sospensioni e soprattutto quattro ruote. Non c’erano altre sofisticazioni, se non nella tecnica della meccanica. Infatti, l’impianto elettrico serviva non come oggi solo ed esclusivamente all’illuminazione e al funzionamento del motore. Addirittura per controllare il livello della benzina nel serbatoio, s’immergeva un’asta per calcolare la benzina presente nel serbatoio. Questo metodo non dovrebbe far ridere, fino all’altra mattina questo sistema serviva anche per il livello dell’olio motore. Un accessorio che serviva per stabilire il confine tra una vettura e l’altra era, il famoso contagiri, i modelli più raffinati, veloci, avevano quest’optional, che oggi fa parte delle dotazioni di serie, ma all’epoca era una vera chicca, per i cultori della velocità. Tutto questo discorso serve solo ed esclusivamente per introdurre, che rispetto al passato, che le auto di oggi sono ricchissime di cose che noi indichiamo con una parola”americana”“optional”. Sul delle temperature invece,oggi si potrebbe scrivere un romanzo,infatti oggi all’interno di queste auto si raggiungono temperature altissime,prive di un altro importante accessorio,il climatizzatore. Era diversa la maniera di vivere l’auto, questo sì. Era diverso il mondo. Oggi, l’amico che invidio (si fa per dire) per una sua Morgan avana, mi confida la pena di viaggiare in colonna,con la bocca a livello della marmitta dei camion. Non è colpa della MORGAN,non è colpa sua,e nemmeno dei Tir. E’ semplicemente cambiata la vita, l’ambiente. Con una macchina degli anni cinquanta, si dovrebbe solo correre negli ambienti degli anni Cinquanta. Invece, le autostrade sono affollate, non sono colpa di nessuno, ma l’auto giusta è una berlina con l’aria condizionata per tenere i finestrini ben chiusi mentre il compressore purifica l’aria. M a perché prima eravamo felici? Non si pensava mai al vissuto, non si pensava con nostalgia al passato,il passato era passato,e basta. Come tutte le cose della vita, anche collezionare auto d’epoca, presenta, oltre a mille e dei lati positivi e di soddisfazioni personali, qualche piccolo seguito negativo. Tra questi non si deve sottovalutare anche lo spinoso problema della buona conservazione dell’auto durante i periodi freddi. Le auto, per definizione, sono fatte per muoversi, e quindi sono fuori dal loro habitat, quando devono languire per giorni, settimane, mesi, anni, in una buia rimessa. Le lunghe soste invernali possono portare a un logico deperimento, ma anche a danni spesso irreparabili alla carrozzeria e alle parti meccaniche. In tutti i casi ci sono anche tanti modi buoni per conservare un auto d’epoca ,in modo da poter essere pronti,con l’arrivo della primavera,ad affrontare con disinvoltura i primi raduni.
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