giovedì 5 agosto 2021
Citroen DS: un restomod elettrico per la “Dea”
Citroen DS: un restomod elettrico per la “Dea”
La Citroen DS da nobile ammiraglia a benzina passa ad amabile vettura elettrica, grazie al restomod portato avanti dagli inglesi di Electrogenic.
di
Tommaso Giacomelli
Se esiste un’auto che con orgoglio può indossare i vessilli di ammiraglia francese per antonomasia è la Citroen DS. Un’icona dell’automobilismo transalpino, ricca di fascino e magnetismo, la DS è stata prodotta per due decadi dal 1955 al 1975, con tantissime versioni differenti.
Soprannominata la “Dea”, la DS è un’auto che ha lasciato il segno anche nel cinema, nel fumetto e in tanti altri campi, grazie alla sua linea personale e unica. Oggi, gli inglesi di Electrogenic, l’hanno trasformata in un’auto elettrica, liberandola dal classico motore 2.0 benzina che risiedeva sotto al cofano della versione originale del 1972, per metterci un pacco di batterie. Il risultato è un restomod tutto da scoprire.
MOTORE ELETTRICO DA 120 CV
Sotto al cofano della nuova versione di DS, troviamo il motore “Hyper9” sviluppato dalla Electrogenic, in grado di sviluppare 120 CV e 235 Nm di coppia, un buon passo in avanti rispetto ai 103 CV del 2.0 benzina montato sulla versione originale. Adesso ad alimentare l’auto ci pensa un pacco batterie da 50 kWh, che permetterebbe all’ammiraglia francese di percorrere fino a 225 km con una ricarica. Se si resta senza autonomia, il caricatore di bordo consente di ricaricare fino a 29 kW di potenza, che equivale a dire che si ha a disposizione tutto il range di autonomia possibile in un paio d’ore circa, attaccando la spina là dove originariamente risiedeva il bocchettone per la benzina.
DETTAGLI FEDELI
Su questo restomod la fedeltà ai dettagli del passato è evidente, la novità si limita alla targhetta “DS EV” al posteriore e all’assenza dello scarico. Le note sospensioni idropneumatiche, invece, sono state ritarate e aggiornate, così da ovviare alle modifiche della distribuzione dei pesi e per renderle ben più silenziose. All’interno si respira l’aria più classica possibile, grazie alla strumentazione analogica, al blocchetto di accensione nel quale bisogna inserire la classica chiave e alla leva del cambio alla sinistra.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento