martedì 29 gennaio 2013
Auto d’epoca,che passione
Auto d’epoca,che passione
Ma quale passione in realtà? E’ davvero cosi diffusa come sembra oppure rimane,nonostante tutto,confinata ai soliti ambienti? Prevale l’aspetto mondano o quello collezionistico? Si esaurirà tra qualche anno o andrà al di là delle simpatie del momento? Sono domande che periodicamente tornano alla ribalta stimolate dall’incalzare della stagione delle gare e dei raduni. Io sono convinto che il fenomeno si stia allargando a macchia d’olio coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone anche se non tutte con lo stesso interesse culturale. Il tempo comunque è dalla nostra parte,sarà lui a eliminare l’effimero e a conservare gli aspetti più veri e duraturi del fenomeno che,nella sua globalità,vogliamo definire,anche se impropriamente,”automobilismo storico”. Ma ce un fatto che ci disturba. E’ la sensazione che a volte si vogliano operare delle forzature,che si voglia far entrare nel limbo delle vere storiche auto che non lo sono ancora o che non lo diventeranno mai. Insomma,l’auto d’epoca ad ogni costo. Non è solo una questione di speculazione,si tratta soprattutto di un atteggiamento di coloro che si avvicinano per la prima volta a questo mondo. Non voglio essere frainteso. Ma è importante la conservazione e l’autenticità del pezzo(cosa molto importante soprattutto se si incappa in restauratori poco onesti) e non solo la sua rarità. Il valore di una vettura non si misura in euro. Le Ferrari,certo ma anche le Topolino,le Citroen hanno la loro dignità. D’altra parte il collezionismo è un attività in cui uno può esprimere in piena libertà i propri gusti. Ma bisogna essere realisti . se una macchina piace la si può acquistare anche al doppio del suo valore,senza per questo pensare che ciò ne aumenti il valore intrinseco. In tutti i casi riparlando dei raduni:perché non prevedere in parallelo alle manifestazioni,raduni una mostra fotografica recupero di reperti,documenti,esposizioni di auto da museo,in modo da valorizzare la rievocazione storica,dandone una dimensione culturale che possa coinvolgere maggiore pubblico,oltre ai protagonisti veri e propri? Naturalmente andrebbero operate delle opportune selezioni sulle vetture da ammettere mediante criteri di storicità e no arbitrari. E’ solo un idea per rendere alcune manifestazioni più interessanti e senza nulla togliere alla voglia di competizione degli appassionati. Mi farebbe che qualcuno raccogliesse l’invito. In tal caso siamo in attesa di qualche suggerimento,saremo senz’altro dalla sua parte.
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